lunedì 9 settembre 2013

Anima zingara



Piero Guccione, Attesa di partire n.7

Sembra che ti prenda così, ogni tanto. E i lemmi si svuotano di significato. Seguire i ragionamenti diventa impigliarsi in ragnatele della parola. 
Con la voce sei qui, con la mente altrove. Ed è un soffio rabbuiarsi scuro. Anima zingara che piange l'inviso suolo natio
Che ha nostalgia di ere dell'oro roventi, il loro dipanarsi nelle viscere. 
Vento che rende brandello malcapitato un aquilone. 
Vedi, torno a scrivere di te e ritrovo la forza.







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