Piero Guccione, Attesa di partire n.7 |
Sembra che ti prenda così, ogni
tanto. E i lemmi si svuotano di significato. Seguire i ragionamenti diventa
impigliarsi in ragnatele della parola.
Con la voce sei qui, con la mente
altrove. Ed è un soffio rabbuiarsi scuro. Anima zingara che piange l'inviso suolo natio.
Che ha nostalgia di ere dell'oro roventi, il loro dipanarsi nelle viscere.
Vento che rende brandello malcapitato un aquilone.
Vedi, torno a scrivere di te
e ritrovo la forza.
Testo di Maria Rita Orlando. All rights reserved-©. Opere
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