[Aria di pioggia e infelicità]

Francis Bacon - Blood on the floor, 1986

[Aria di pioggia e infelicità]*.

Orgasmi di parole.

Datemi un’ascia per fare a pezzi

piccoli piccoli questo mio cuore.

Scavo e lo seppellisco.

In un buco fondo fondo.

Come bestia ferita a morte.

Io,  sono solo la tua bambina scombinata.

Tu,  effimero

vecchio

vanesio

mio

caro

stilli sempre nuovi amori

per non sentire i morsi

della morte che avanza.

Ma questo non ti rende meno fragile (di me).




*http://www.youtube.com/watch?v=QqPxZ_JPfyU

Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.

Bottiglie disperate

Vorrei avere bottiglie disperate

da nascondere sotto il letto

per uccidere questi morsi

che non danno tregua.

Vorrei l’assenzio che dà oblio

per far tacere questo urlo.

Vorrei silenzio e poi nulla.

Invece la coscienza vigile

seziona come bisturi.

Tutto il materiale, testi e foto sono di Maria Rita Orlando. All rights reserved-©. Opere pubblicate ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.

Psiche

Occhi d’abisso

come voragini precipitano

Bocche bramose di dissetarsi

Denti che stringono carni irrequiete

Mani che seguono segreti percorsi

Corpo che freme e urla

Ma Psiche muta testimone,

non è invitata al banchetto,

resiste alla fascinazione dell’incantatore.

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Come maestrale sei

Come maestrale sei.

Arrivato nelle mie stanze

scombinandone le carte.

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Precipitato negli inferi

Precipitato negli inferi

in preda alle Furie

hai lasciato il mio cuore.

Dal rimembrare cerco riparo.

Affrancata  dalla pena

mai più cinta da crudeli gioghi

di un mutevole sentire.

Bramo ovattato oblio.

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Aste come lance

Maria Pia Labita ph ©

Aste come lance fendono l’aria.

Vessilli vermigli sventolano.

Vigili scudi scintillano.

Fibre pronte a scattare.

Spiriti ebbri di cotanta passione

Torbidi intenti velati.

Nervature scosse da stille feroci.

Il giorno è passato. 

 

Testo di Maria Rita Orlando. All rights reserved-©. Opere pubblicate ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.

Il credo delle vostre parole

Il credo delle vostre parole.

Qual è per voi mio signore?

Nodi che non volete sciogliere.

Ph. Unknown 

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Fascinazioni

 

Disperati allettati da fascinazioni.

Naviganti irretiti da sirene.

Attese pietrificate da gorgoni.


Oggi non proferisco verbo o Padre.


Lucente calice colmo di fiele

fino all’ultimo sorso ho bevuto.

Specchio riflesso del mio sentire.

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Come disfatta Antiope

Maria Rita Orlando ph. All rights reserved-©

Come disfatta Antiope

cerco oblio.

Non oppongo pugna

Ripudio guaste epifanie

Percezioni sotto lastra

Chimere di un ricordo.

Basta.

Silenzio prendimi.

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Interrogo oracoli

Red, part. Maria Rita Orlando. 
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Interrogo oracoli.

Si levano immondi grumi d’intelletto.

Schiumano verbo canidi volti. 

O dei guardatemi dagli eroi di carta!

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Spirito indomito

In Out, Maria Rita Orlando.  
Tufo, saxolite pigmenti su laminato.
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Spirito indomito imprigionato 

per la colpa di Eva.

Organo cavo alla catena di umori 

che stillano plasma

che marchiano volontà semantiche.

Levo l’acuto grido.

Di me, materia corruttibile, 

non ne avrai il soffio.

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