mercoledì 2 maggio 2012

Circostanze



Un testo profondo, questo del Nostro, che dietro solo apparente, - ben inteso - spirito goliardico e un pò scollacciato, mette in scena ancora una volta il serio dubbio esistenziale di un'intera generazione. 

Resa schiava dalle circostanze e da inique scelte imposte ma mai interiorizzate. Si leva chiaro il dissenso che è solo apparente rassegnazione, il grido soffocato di chi è convinto in cuor suo di aver tentato il tutto per tutto.

Ma che un sistema sordido, destina ad alcuni, i soliti noti diremo, un avvenire brillante e, ad altri per citare il grande Poeta "pianto e stridor di denti". 

Concludo questa mia piccola, umile analisi, con il verso cardine di tutto il componimento:
"...e lei diceva, si tu nun me vuò spusa, c'à nun se chiava"


https://www.youtube.com/watch?v=JtMqqVDQPNs 
 


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