lunedì 4 giugno 2012

Parola, Arte & Dintorni




Scrivo. La scrittura per me è una necessità.
E' catarsi. E’ esorcismo. Epistolario di guarigione.
Riflessioni. Brandelli di esistenza che fisso per lasciarne traccia.
Celebro. Mi emoziona indagare sui contesti estetico-esistenziali e sulle relative speculari epifanie. Ci sono vite che come meteore passano. Attraversano. Lasciano scie di luce. Fertilità. Stimolo. Che vincono il mio senso di oscurità.
Vivere. Assaporare spolpare immergersi. Anche quando gli orizzonti diventano lontani e le visioni strascichi uncinati sull'anima.
Riguardo il mio creare, avviene in solitudine. Metto segni su carta.
Se gli esiti di tutto ciò sono poesia non sta a me dirlo. Nella scrittura sono io.
Nel bene e nel male. É la sola cosa che mi placa. Anche quando tutto il resto crolla.
Ma la poesia in fondo che cos'è, se non un coito dell'anima? Stilla feconda in spiriti recettivi.
Maria Rita Orlando.















Tutto il materiale, testi e foto sono di Maria Rita Orlando. All rights reserved-©. Opere pubblicate ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.