lunedì 30 giugno 2014

Estate



Dopo roboanti argomenti dipanati
tra tubi catodici e magnifiche miserie
resta l'occhio della lepre stanata dalla tana.
Notte d'estate.
Il vento di scirocco agita semantiche visioni
tra sudari di sguardi mi giunge eco di fuochi
Lemmi svuotati persistono tra le ciglia
quasi ad arginare fato
[Trattenere talvolta ha provocato tali lividi]
Invano attende risposta la vista
ed un sentire privo di vacui sillogismi
è ricacciato nel manto sidereo.
Giunge l'alba e con essa domotiche epifanie.









Testo di Maria Rita Orlando. All rights reserved-©. Opere pubblicate ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.


 

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