- "Ehi ciao, ecco dov'eri finita" - e mentre mi guarda rannicchiata come una bambina non posso fare a meno di pensare che nonostante il suo essere schiva si trova sempre sotto le luci di un riflettore.
- " Ci risiamo, nuovamente, ancora? Siamo alle solite. E non dire che ti dispiace: questo turbinio ti rende viva"
- La conosci fin troppo bene, destinata a grandi imprese e regolarmente distrugge tutto. Non si scrolla di dosso quel senso di inadeguatezza di chi è stata cresciuta con alte aspettative.
- A guardarla non diresti mai quello che si cela dietro quegli occhi da gatta. [E poi, le sue fughe improvvise].
Sì è costruita una gabbia, lucchetto dopo lucchetto, una catena per volta. [Il suo rifugio].
- "Dai alzati e preparati, non ci sono vie di fuga..."
- "Lo so, non c'è bisogno di drammi, dammi un attimo e sono pronta ad andare in scena".
[Sipario].