sabato 26 aprile 2014

Rewind



Mi ritraggo. Non riesco a rimanere, vado via. E’ un rewind questo, inizio dalla fine. Non ho mai amato stanze affollate e adesso che ci penso non prendo mai per prima la parola, mi piace piuttosto osservare la gente, coglierne i tratti, indovinarne esistenze. Talvolta intavolo discorsi silenti e noto caratteristiche che sfuggono ai più. I particolari rivelano molto delle persone. 

Ciclicamente mi stacco da situazioni divenute prive di senso. Vedo il ripetersi di situazioni stereotipate e mi coglie nausea, come quando di ritorno da Ferrara rimasi ore interminabili in quella stazione sperduta nel nulla, con solo il bar dei cinesi aperto e passanti senza volto che sparivano nel buio. sospesa in un non-luogo, in una estraniante atmosfera hopperiana. 

Jaya Suberg © ph
In quel periodo la costante erano i binari e gli aeroporti. Un trolley rosso, scelto con cura, a farmi compagnia. Talvolta, non sempre, una voce. Spesso lo spirito dei luoghi era una regolare presenza. Riempivo gli occhi che come argini contenevano a fatica. Appartenenza e distacco, facce di una stessa medaglia.

“A che ora parti domani?” - 

Qui piove a dirotto, ma non mi dispiace. Sembra che lavi l’amarezza di giornate fatte apposta per farsi male. 

“Mi sembra di sentire il peso che trascini... Sempre troppe parole, vero?
Buona notte e buon viaggio, oscuro compagno di luce”.
“Buona notte cara, sono distrutto. Vado a dormire”.

Testo di Maria Rita Orlando. All rights reserved-©. Opere pubblicate ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.




giovedì 24 aprile 2014

Invasioni digitali a Scordia

Tutte le informazioni su:
http://www.invasionidigitali.it/it/invasionedigitale/mostra-collettiva-di-poesia-visiva-38-artisti-partecipanti-provenienti-da-tutta-la#.U1i75UCfhCs

THE MANIFESTO

  Crediamo che l’applicazione al settore dei beni culturali delle nuove forme di comunicazione partecipata e della multimedialità, sia da considerare una occasione irrinunciabile per garantire la trasformazione delle istituzioni culturali in piattaforme aperte di divulgazione, scambio e produzione di valore, in grado di consentire una comunicazione attiva con il proprio pubblico, e una fruizione del patrimonio culturale priva di confini geografici e proiettata verso un futuro nel quale la condivisione e il modello dell'open access saranno sempre maggiori.

Crediamo in nuove forme di conversazione e divulgazione del patrimonio artistico non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, accoglienti ed innovative.
 
Crediamo in un nuovo rapporto fra il museo e il visitatore basato sulla partecipazione di quest’ultimo alla produzione, creazione e valorizzazione della cultura attraverso la condivisione di dati e immagini.
 
Crediamo che il riuso dei dati e delle immagini dell'arte attraverso le piattaforme che mettono in connessione fra loro visitatori, esperti, studiosi, appassionati, possa attivare la produzione di contenuti personali UGC (User Generated Content), a beneficio di processi co-creativi di valore culturale ed economico per tutti.
 
Crediamo in nuove esperienze di visita dei siti culturali, non più passive, ma attive, dove la conoscenza non viene solo trasmessa ma anche costruita, dove il visitatore è coinvolto ed è in grado di produrre egli stesso forme d’arte.
 
Crediamo che internet ed i social media siano una grande opportunità per la comunicazione culturale, un modo per coinvolgere nuovi soggetti, abbattere ogni tipo di barriere, e favorire ulteriormente la creazione, la condivisione, la diffusione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico.
 
Crediamo che Internet sia in grado di innescare nuove modalità di gestione, conservazione, tutela, comunicazione e valorizzazione delle nostre risorse.
 
Crediamo nella semplificazione delle norme per l'accesso e riuso dei dati dei Beni Culturali per incentivarne la digitalizzazione.
 
Crediamo nella necessità di confronto fra tutti gli attori dei beni culturali perché le idee non rimangano isolate ma possano circolare e ispirare altri a migliorarle e renderle operative perché solo dallo scambio di conoscenze deriva altra conoscenza. Siamo convinti che questo scambio non debba limitarsi ai confini di un paese ma possa, e debba, essere internazionale. 
 
Crediamo che l'Arte diventi Conoscenza quando viene condivisa
 Contribuisci anche tu a #liberarelacultura, aderisci al manifesto e partecipa alle #invasionidigitali
 http://www.invasionidigitali.it/it

sabato 19 aprile 2014

Poesia Visiva “Chi çiauru di inetra”



Dal 27 Aprile al 4 Maggio 2014
Palazzo Modica, Piazza Umberto I, Scordia (CT).
 
Inaugurazione Mostra collettiva di Poesia Visiva,

Domenica 27 Aprile 2014 alle ore 18,30.
"Chi çiauru di inetra" 
ispirata all'omonimo libro di poesie di Sebastiano Cristaudo.
 
Artisti partecipanti: 

Locandina "Chi çiauru di inetra"

Gianni Andolina, Saverio Barbuto, Maria Vincenza Barresi, Andrea Biancoviso, Massimo Calcagno, Salvatore Castellino, Eugenia Cosentino, Anna Costa, Angelo Cristaudo, Claudio Deodati, Rossella Di Benedetto, Demetrio Di Grado, Seby Di Salvo, Massimo Faraci, Aurora Giuseppina Ferrara, Pietro Giannone, Paolo Golino, Jessica Gallo, Alberto Grande, Grau Ferrer Montserrat, Maria Angela Leonti, Flavia Lombardo, Giuseppe Lombardo, Vincenzo Mantello, Massimiliano Marchese, Salvo Mazzone, Pietro Paolo Messina, Alessandro Nigra, Orazio Onorifico, Maria Rita Orlando, Lucio Pintaldi, Fortunata Scavo, lolanda Scianti, Ester Seria, Francesco Sgarlata, Marco Terreni, Roberta Tudisco, Anna Turco.




Durata Mostra: Dal 27 aprile al 4 maggio 2014
Orari mostra: dalle ore 18:30 alle 20:30.


http://www.invasionidigitali.it/it/invasionedigitale/mostra-collettiva-di-poesia-visiva-38-artisti-partecipanti-provenienti-da-tutta-la#.U1d4L6JJlcU
 

sabato 5 aprile 2014

Volevo


Maria Rita Orlando ph. All rights reserved ©.

Volevo sentire voce grave.
Ma crampo mi preda.
Attanaglia viscere e ventre.
Per quanto tenti
muscoli tendini ossa corde
non scattano.
Infine pensare accarezza.
Rappresa giaccio vinta sopita.






Testo di Maria Rita Orlando. All rights reserved-©. Opere pubblicate ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.