“Certo
che la vita è fatta di prime stesure” -
Mi
ripeto mentre sfrego panni a tirar via segni di esistenze.
Ne cancello l’unto con
cera d’api, inginocchiata circonflessa.
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Maria Rita Orlando ph. All rights reserved-© |
Brulichio
intorno.
Poco
prima smerigliavo ben altre asperità alla luce dell’astro caro ad Apollo,
schivando schegge.
“Mi
hai chiamato?” - “Ti ho chiamato. - Dormivi?”
“No,
sono sveglio. Da un pò”.
Attoniti si resta. Spettatori di felidi assenze.
“Quando
verrai?” - “Presto. Lo sai. Ci tengo”.
Dialogo
reso manifesto dopo trincerati segreti silenzi.
Fraterno amico diluisci la tua
anima in pozioni.
Celebranti
al tuo capezzale declamano preci come malie.
Taciti oracoli indicano la
salvezza.
Volontà
si fanno dolore sulle mani segnate da stimmate. Luoghi dove riporre. Archivi
accumulanti accoliti. Riprendo artigianato domestico. Pannello fissato. Chiudo
le silicee ante. Spingo. Rotola la vita.
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