A cura di F. Cusenza.
Dal 24 Aprile al 9 Maggio 2004
Tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 18.00
Mostra promossa da Guidasicilia.it e da EMERGENCY .
Questi (in ordine rigorosamente casuale) i mittenti presenti alla mostra
Salvatore
Anelli, Rende
(CS), Italia; Tiziana Baracchi, Venezia Mestre, Italia; Gioacchino
Bragato, Padova, Italia; Luigi Ballarin, Preporti (Ve), Italia; Piero
Barducci, Bologna, Italia; Bruno Capatti, Medicina (Bo),
Italia; Bruno Cassaglia, Quiliano (SV), Italia; Piermario Ciani,
Bertiolo, Italia; Bruno Chiarlone, Cairo Montenotte (SV), Italia; Guido
De Marchi, Genova, Italia; Giuseppina Lesa, Campoformido, Udine,
Italia; Renato Lipari, Palermo, Italia; Oronzo Liuzzi, Corato
(BA), Italia; Massimo Mori, Firenze, Italia; Claudio Romeo, Villa
Raverio (Mi), Italia; Angelo Pretolani, Genova, Italia; Giuseppe
Ricetti, Foligno (PG), Italia; Antonio Sassu Sinesteta, Torreglia
(PD), Italia; Dino Sileoni, Tolentino (MC), Italia; Giovanni Strada,
Ravenna, Italia; Marisa Cortese, Verbania, Italia; Nuria Montoya,
Olbia (SS), Italia, Carlo Iacomucci, Macerata, Italia; Gretel Fehr,
Milano, Italia; Emilio Morandi, Bergamo, Italia; Roberto Scala,
Massa Lubrense (NA), Italia, Fernanda Fedi, Milano, Italia; Paul
Tiililà, Palkane, Finlandia; Matteo Albertin Sinesteta, Torreglia
(PD), Italia; Marco Vincenzi, Borgo Maggiore, Repubblica di San Marino; Ruggero
Maggi, Milano, Italia; Simona Cusenza, Ostuni (BR), Italia; Ryosuke
Cohen, Moriguchi-City, Japan; Jole Califfi, Modena, Italia; Guido
Vermeulen, Brussels, Belgio; Luc Fierens, Weerde, Belgio; Rossella
Franzone, Bagheria (PA), Italia; Clemente Padin, Montevideo,
Uruguay; Massimo Franchi, Roma, Italia; Paolo G.Conti, Viadana,
(MN) Italia; Luccia Danesin, Padova, Italia; Filli Cusenza,
Bagheria, (PA), Italia; Fabrizio Segarilli, Magione, (PG), Italia; Maria
Rita Orlando, Misilimeri (PA), Italia; Italo Medda, Quartu S.E.
(CA), Italia; Elke
Grundmann, Berlino, Germania; Gilia Montanella,
Genova, Italia; Damiana Degaudenzi, Cellio (VC), Italia; Torquato La
Mattina, Canicatti (AG), Italia; Noemi Blando, Bagheria (PA), Italia;
Pirjo Heino, Hàmeenlinna, Finlandia; Paolo Bottari, Livorno,
Italia; Anna Boschi, Castel S.Pietro Terme (BO), Italia; Cornelis
Vleeskens, Cape Paterson, Australia; Daniel Daligand, Levallois; Gemma
Tardini, Caghiari, Italia; Giuliano Negretto, Marghera (VE); Guido
Baldessari, Cannaregio (VE), Italia; Daniele Davalli, Castenaso
(BO), Italia; Klays Groh, Edewecht, Allemagne; Nino Bellia,
S.Flavia (PA), Italia; Emiliano Dosaggio, Lido Venezia, Italia; Elena
Castagnola, Sori, Genova, Italia; Giovanni Bonanno, Salerno Italia; Antonio
Picardi, Napoli, Italia; Lella Buttitta, Aspra Bagheria, (PA),
Italia; Letizia Scrivani, Bagheria (PA), Italia; M. Rachele Fichera,
Tremestieri Etneo (CT), Italia; Claudia Ciulla, Palermo, Italia; Pete
Spence, Ocean Grove, Australia; Cinzia Ciulla, Palermo, Italia; Gilia
Montanella, Genova, Italia; Dina Viglianisi, San Gregorio,(CT),
Italia; Marilena Pitturru, Cagliari, Italia; Hilde Margani, S.
Agata Li Battiati (CT), Italia; Flavia Fernandes, Flarianopolis Sta
Catarina, Brasile; Rose Matthew, Parigi, Francia; Domenico Saverino,
Pompei (NA), Italia; Michele Cusenza, Carovigno (BR), Italia; Alessio
Larocchi, Monza (MI), Italia; Gino Sabatini Odoardi, Alanno (PE),
Italia; Federico Di Mercurio, Bagheria (PA), Italia; Angela Cigna,
Genova, Italia; P.Cellirs, Mileham Norfolk; Carmela Corsitto,
Canicattì (AG), Italia; Elsa Emmy, Catania, Italia; Bartolomé
Ferrando, Valencia, Spagna; Alberto Sordi, La Spezia, Italia; Fabrizio
Fabbri, Castenaso (BO), Italia; Francesco Birriolo Sarjan, Palermo,
Italia; Anna Finetti, Milano, Italia; Pascal Lenoir,
Grandfresnoy, Francia; Felix Policastro, Saviano (NA), Italia; Concetta
Scuderi, Roma, Italia; Felice Nittolo, Ravenna, Italia; Manuela
Seicaru, Bergamo, Italia; Ida Grappasonni, Roma, Italia; Monica
Michelotti, Carrara, Italia; Umberto Benanti, Misilmeri (PA),
Italia; Giovanni Acuto, Bolognetta, (PA), Italia; Caterina Guttuso,
Bagheria (PA), Italia; Ignazio Hassan, Palermo, Italia; Anna
Badagliacca, Bagheria (PA), Italia; Ermanno Besozzi (1912-1986)
Archivio Besozzi, Milano, Italia; PG Baroldi, Venezia, Italia; Gabriella
Ruggeri, Milano, Italia; Valeria Troja, Siracusa, Italia; Giusto
Sucato, Misilmeri (PA), Italia; Gabriella Lupinacci, Palermo,
Italia; Amanda Raccuglia, Palermo, Italia; Lunia Marchetti,
Ferrara, Italia; Matilde Anversa, Aci S.Antonio (CT), Italia; Francesco
Giglia, Canicattì (Ag), Italia; Adolfina Destefani, Golzignano (PD),
Italia; Alberto Ferretti, Viitasaari, Finlandia; Mariantonietta
Sulcanese, S.Teresa di Spoltore (PE), Italia; Alba Rizzo, Palermo,
Italia; Nino Rizzo, Bagheria, Italia; Enzo Anguilloni, Avellino,
Italia; Renato Meneghetti, Padova, Italia; Mariella Ramando,
Bagheria (PA), Italia; Giuseppe Mendola, Bagheria (PA), Italia; Gianni
Ottaviani, Milano, Italia; Linda Pelati, Milano, Italia; Damiano
Fasso, Treviso, Italia; Maria Amalia Cangiano, Milano, Italia; Stefano
Sbietti, Arezzo, Italia, Keiichi Nakamura, Tokyo, Japan; Giorgio
Puleo, Palermo, Italia; Enzo Puleo, Palermo, Italia; Lia
Biondolillo, Aspra (PA), Italia; Luisa Bergamini, Bologna, Italia; Giuseppe
Gargano, Palermo, Italia; Maria Rosaria Orlando, Palermo, Italia; Sofia
Nancy, Palermo, Italia; Maria Luisa Lippa, Palermo, Italia; Anna
Maria Asaro, Palermo, Italia, Rosaria Errante, Palermo, Italia; Carolina
Amato, Bagheria (PA), Italia; Daniele Poletti, Viareggio, Italia; Nadia
Magnabosco, Milano, Italia; Rosy Daniello, Foggia, Italia; Mario
Carchini Cobas, Marina di Carrara (MS), Italia; Antonio De
Marchi-Gherini, Gera Lario (CO), Italia; Manuela Buzzi, Gera
Lario,(CO), Italia; Salvatore Miosi, Bagheria (PA), Italia; Rachele
Di Salvo, Bagheria (PA), Italia; Rosanna Balistreri, Bagheria (PA),
Italia; Agata Bulla, S.G. La Punta(CT), Italia; Laura Cristin,
Bagnaria Arsa (UD), Italia; Elisabetta Coppola, Bologna, Italia; Primo
Pantoli, Capoterra (CA), Italia; Mendola Giuseppe, Bagheria (PA),
Italia; June Von Bosse, Newbury, Massachusetts USA; Lucilla Lutri,
Palermo, Italia; Rita Vitali Rosati, Fabriano (AN), Italia; Antonio
Amato, Aldifreda, Caserta, Ialia; Marcello Gallinaccio, Gallipoli
(LE), Italia; Emozioni Giovanni Donaudi, Torino, Italia; Giovanna
Amorelli, Ficarazzi (PA), Italia; Martha Nieuwenhuijs, Torino,
Italia; Cristina Vignocchi, Bolzano, Italia; Marcella Tuttobene,
Enna, Italia; Eugenia Serafini, Roma, Italia; Maria Luisa Delzotto,
Cagliari, Italia; Susanna Manca, Cagliari, Italia; Giancarlo Pucci,
Fano (PU), Italia; Sergio Ilardo, Bagheria, (PA), Alessio Di Mercurio,
Bagheria, Italia.
Tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 18.00
Mostra promossa da Guidasicilia.it e da EMERGENCY .
La Mail Art è un libero percorso d'espressioni.
Esso è fatto da chi ha qualcosa da dire.
A volte è anche fatto da chi non ha proprio niente da dire.
A volte è la scusa per contattare un nemico:
Caro' gna,
A volte per cominciare un carteggio con un ortaggio:
Caro.. ta,
Sempre è il mezzo per poter giocare, per poter ravvivare u picciriddu (il bambino) che alberga nel nostro animo, per poter inviare il messaggio di ogni nostra espressione?
La Mail Art
Qualcuno fa risalire l'origine della mail art al 1869, anno nel quale le Regie Poste austriache emettono la prima cartolina postale. E' questa ad aprire nuovi orizzonti comunicativi: non più lunghe missive, ma messaggi associati all'immagine. La cartolina diviene un mezzo di sperimentazione per gli artisti. Alla fine dell'800, gli artisti cercano nuovi mezzi espressivi e si interrogano sulla semantica, sul senso dell'arte, sulla sua evoluzione e il suo futuro. La fine dell'800 è l'epoca di grandi quesiti, di crisi e soprattutto di attesa del secolo successivo e della nascita delle teorie sulla "comunicabilità" dell'epoca moderna, sullo stesso linguaggio. I primi decenni del 1900 sono segnati dalle invenzioni di Marcel Duchamp e Guillaume Apollinaire, dall'utilizzo criptico del linguaggio comune alla creazione di linguaggi attreverso il readymade del primo, ai calligrammes di Apollinaire, un nuovo modo di fare poesia, nel quale le parole creano immagini non soltanto metaforicamente, ma figure fatte di parole fino al confondersi delle une nelle altre?
Daniel Daligand, Mail
1920? 1930? 1940? 1950?
Nel 1962 un trasgressivo ed estroverso artista americano, certo Ray Johnson, pensò di dare all'arte postale un'indirizzo autonomo, estraendola dal movimento ''Fluxus'' di cui era uno dei tanti aspetti.
Guido Vermeulen, Mail
Ray Johnson, dopo aver inviato per posta i suoi lavori in tutto il mondo, fondò per parodia, in risposta alla "New York School of Abstract Expressionist Correspondence", la "New York Correspondance School of Art" ove raccoglieva gli elaborati dei corrispondenti con i quali comunicava attraverso il media postale. Di conseguenza buste, timbri, francobolli, adesivi ecc. diventarono parte integrante di questo tipo di comunicazione.
La risposta a questa originale iniziativa fu immediata e si formò una vera e propria rete artistica internazionale di Mail artisti che, utilizzando il mezzo postale, si cimentano in qualsiasi disciplina dell'arte contemporanea.
In Italia il fenomeno è legato alla fase di sperimentazione artistica sorta durante gli anni '60. Soprattutto il "Gruppo '63", nel quale spiccano i nomi di Elio Pagliarani e Edoardo Sanguineti, ricercava nuovi mezzi espressivi e la nascita della poesia visiva poneva il problema della semanticità del messaggio, cioè del significato. L'interpretazione del significato di molte poesie risultava estranea ai suoi autori.
Ma l'universalità del messaggio non stava proprio nell'adattabilità del significato semantico a seconda dell'interlocutore del momento?
E un messaggio capace di mantenere la propria entropia nel tempo, non la manteneva indipendentemente dalla propria semanticità?
Per questi esponenti l'opera d'arte nasceva dalla complicità di autore e spettatore, o lettore che si voglia. Negli anni seguenti, si fece sempre più urgente la necessità di far circolare opere, soprattutto poesia, al di là dei canali ufficiali che troppo spesso, erano sottoposti a regole inaccettabili per gli autori. Ecco allora nascere la mail art che supera il limite geografico, linguistico ed editoriale: unica regola, possedere un francobollo. Ed ecco, autori di diversi paesi, comunicare tra loro, seppur con una lingua differente.
Ryosuke Cohen, Mail
Federico Modica
Mail Art ovvero Arte Postale
Da ragazza adoravo la corrispondenza, era una grande emozione riceverla e per questo legavo fitte trame con amiche e amici conosciuti nei viaggi. Spinta dalla mia forte carica artistica le mie buste e cartoline che inviavo erano sempre piene di messaggi, decorazioni, adesivi e quant'altro potevo aggiungere. Ma qualche anno fa un caro amico, Antonio Sassu Sinesteta, mi ha inviato un e-mail particolare, era un invito a partecipare ad una Mail Art. Ho capito che sotto quei messaggi delle mie lettere c'era tutta una filosofia artistica che era nata nel 1962. Così nasce questo progetto, divulgare notizie, fare conoscere che c'è un arte scevra da condizionamenti che ti fa sentire libera di esprimerti, e che il tuo lavoro viaggia incondizionatamente.
Romano Poli e Micaela Versari scrivevano nei primi tre punti del primo manifesto ufficiale della Mail Art fatto nel 1982, che la Mail Art è una forma di comunicazione che può essere inviata ad una o più persone, che si rivolge cioè sia al privato che al pubblico. Essa è nata per contrapporsi alle noiose scuole d'arte create da mercanti, galleristi e critici, le quali hanno sempre mortificato e continuano a mortificare, frenano e riducono la ricerca artistica al solo aspetto economico. Dalla sua nascita la Mail Art si è evoluta sempre di più e grazie agli artisti che l'hanno acquisita dando vita così ad un nuovo mondo artistico. Partita la prima E-Mail tutto velocemente si ramifica in un vorticoso passaparola agevolato dai nuovi metodi di comunicazione che anche se entrano in contrasto con lo spirito dell'ARTE POSTALE, ne agevolano la divulgazione in tempo reale e creano un filtro catodico con quello che si trasformerà in un opera unica di piccolo taglio, ricca di notizie e stati d'animo. La tecnica adottata dagli artisti è varia, il supporto è generalmente rigido, richiama le classiche cartoline o buste postali, l'intervento può essere un collage, fotografia, grafica ecc. accompagnate da timbri, francobolli veri e falsi, scritte fatte a mano o a macchina, adesivi, e oggi di tutto ciò che il computer graficamente può offrire. Una cartolina postale per affrontare i più svariati temi come il costume, il consumismo culturale, la politica, ed in questo caso specifico la tematica del corpo. Le sembianze anatomiche ci distinguono, si modificano con il passare del tempo sul nostro corpo, ma oggi anche grazie alla chirurgia plastica, questo in una più ampia veduta di globalizzazione potrebbe portare anche alla uniformità Scongiurando i progetti di "razze ariane", sottolineiamo che la differenza sprigiona il fascino.
MailArt, Sassu
Filli Cusenza
Questi (in ordine rigorosamente casuale) i mittenti presenti alla mostra
Elke Grundman, Mail
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Clemente Padin, Mail |